Canelo Alvarez vs Jaime Munguia non è l’incontro che la maggior parte degli appassionati di boxe voleva, ma bisogna considerare che poteva andare anche peggio.
In molti avrebbero voluto lo scontro con David Benavidez, ma sappiamo che molti ostacoli non hanno permesso che questo potesse accadere.
Tolto Jermall Charlo, per i motivi spiegati in precedenza, le scelte rimanevano solo due: Edgar Berlanga e appunto Jaime Munguia.
Delle due opzioni che Hearn aveva per Canelo, il supermedio messicano è quella di gran lunga migliore, dato che c’era pochissimo interesse da parte degli appassionati di boxe statunitensi nel vedere Alvarez affrontare Edgar Berlanga.
Combatterlo avrebbe creato un enorme contraccolpo, con conseguenti scarsi acquisti di PPV per il suo incontro su DAZN in quella data.
Munguia, da sempre considerato l’erede naturale di Saul, è un pugile in forte ascesa, potente e con un record immacolato.
Certo è che il suo palmares risulta essere un pò gonfiato, ma è comunque un’atleta nel pieno delle sue forze ed ambizioni.
Basterà per detronizzare sua maestà Canelo?
Questo è difficile dirlo: non bisogna certo basarsi sui risultati in parallelo che i due pugili hanno ottenuto con John Ryder.
Munguia, nel suo ultimo match, ha battuto, facilmente, prima del limite, l’inglese, mentre Canelo, mesi prima, ha dovuto spuntarla solo ai punti.
Nella boxe, però, non esiste la proprietà transitiva.
Alvarez è sicuramente il favorito, per esperienza, classe e caratura.
E’ chiaro, però, che, le ultime scelte sugli avversari lo testimoniano, la stella messicana è in lento declino, in questi ultimi anni.
Il ring come sempre parlerà, ma è chiaro che la potenza di entrambi i pugili, unita ad un clima infuocato nel quale combatteranno, potrebbe far immaginare ad un epilogo del match anticipato.
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