Dmitry Bivol, nato il 18 Dicembre 1990, è uno dei pugili più talentuosi e rispettati nel panorama mondiale della boxe.
Originario del Kirghizistan, da genitori russi, la sua storia è quella di un atleta che ha saputo trasformare ogni difficoltà in un’opportunità, costruendo una carriera solida e una reputazione indiscussa.
La sua ascesa nel mondo del pugilato è stata costellata di successi, ma anche di sfide che hanno messo alla prova la sua determinazione.
Bivol ha iniziato a praticare il pugilato da giovane, ma la sua passione per lo sport è stata influenzata dalla sua famiglia.
A differenza di molti altri pugili che hanno trovato l’ispirazione in un singolo momento, Dmitry ha coltivato l’amore per la boxe sin da quando era bambino.
I suoi genitori, pur non essendo pugili, hanno sempre supportato la sua carriera sportiva, incoraggiandolo a perseguire il suo sogno.
Arrivato in Russia durante la sua adolescenza, Dmitry ha iniziato a perfezionarsi nel pugilato, allenandosi con costanza e determinazione.
Ha scelto di concentrarsi sui pesi medi, categoria in cui ha trovato subito una grande affinità grazie alla sua preparazione fisica e tecnica.
Ha esordito nel 2014 da professionista e ha costruito una carriera di successi.
Ha vinto tutte le sue prime 15 lotte prima di ottenere il titolo mondiale.
La sua tecnica e resistenza lo hanno reso una delle stelle emergenti della boxe internazionale.
Oltre alle sue doti pugilistiche, Dmitry Bivol è conosciuto per il suo temperamento calmo e riflessivo, che lo distingue da molti altri pugili.
Fuori dal ring, è una persona molto riservata e discreta, che preferisce mantenere la propria vita privata lontano dai riflettori.
Questo atteggiamento lo rende ancora più affascinante agli occhi dei suoi tifosi, che vedono in lui non solo un campione, ma anche un uomo di grande integrità.
Un aneddoto che racconta molto del suo carattere riguarda la sua dedizione al lavoro.
Durante il periodo di allenamento, Dmitry è noto per la sua serietà. Non è raro che si alzi all’alba per prepararsi fisicamente e mentalmente.
Per lui, il successo non arriva mai per caso, ma è frutto di impegno e sacrificio costanti.
Un’altra curiosità riguarda la sua passione per il cinema e per la lettura.
Bivol ha sempre dichiarato che durante i momenti di pausa dal pugilato, ama perdersi in un buon libro o guardare film che lo ispirano, come quelli sullo sport, ma anche film storici.
Questo lato più riflessivo del campione si contrappone perfettamente alla sua grinta sul ring.
Uno degli aspetti che più colpisce di Dmitry Bivol è il suo fisico: alto, snodato, con una muscolatura asciutta ma potente.
Il campione russo è alto 183 cm per 79 Kg.
Il suo fisico, combinato con una tecnica eccellente, gli consente di essere un avversario difficile da affrontare.
Le sue misure lo pongono tra i pugili più equilibrati della categoria, con un’agilità che gli permette di schivare i colpi e rispondere con precisione.
Lo stile di Bivol è una fusione di velocità e potenza.
Sebbene non sia noto per avere una potenza di knockout devastante come alcuni dei suoi colleghi, la sua tecnica sopraffina e la capacità di controllare il ritmo del combattimento lo rendono un avversario molto difficile da battere.
La sua guardia solida e la capacità di lavorare sul corpo e sulla testa degli avversari lo rendono uno dei pugili più completi.
Dmitry Bivol ha ottenuto il titolo WBA dei pesi mediomassimi nel 2017 e lo ha difeso con successo contro alcuni dei migliori pugili del mondo, inclusa una vittoria leggendaria contro Canelo Alvarez.
La sua carriera è stata caratterizzata da una combinazione di abilità tecnica, disciplina e determinazione, che gli hanno permesso di essere uno dei dominatori della sua categoria.
Il 12 Ottobre 2024, Dmitry Bivol ha affrontato uno dei test più difficili della sua carriera: il pugile russo Artur Beterbiev, per il titolo di campione mondiale indiscusso della categoria.
La sfida, che aveva suscitato molta attesa, si è conclusa con una sconfitta per Bivol, che non è riuscito a prevalere sull’aggressività e sulla potenza di Beterbiev.
Nonostante il risultato, per molti opinabile, la partita ha messo in luce il coraggio e la determinazione di Bivol, che ha lottato fino all’ultimo.
Tuttavia, il 22 Febbraio 2025, è prevista una tanto attesa rivincita.
I fan del pugilato sono in trepidante attesa di vedere come Bivol affronterà nuovamente Beterbiev, in un incontro che potrebbe finalmente consacrarlo come uno dei grandi della boxe mondiale, qualora riuscisse a superare l’ostacolo.
Con il suo carattere resiliente e la sua preparazione meticolosa, Dmitry Bivol è pronto a dimostrare che una sconfitta non è mai la fine, ma solo l’inizio di una nuova sfida.
Fonti:
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Mi chiamo Antimo Carriero, sono nato a Brindisi nel 1989. SEO Manager di professione e blogger sportivo per passione, ho lavorato per anni come cronista, articolista e conduttore radiofonico di programmi sportivi. Nel 2023 ho fondato Ultimo Round per raccontare il mondo della boxe, uno sport che amo profondamente. Ogni giorno porto sul sito notizie, interviste, risultati e storie dal ring, per chi condivide la mia passione per la noble art.
2 risposte
Dimitri ha dato una lezione di civiltà al mondo Intero. Umile ed educato!
I due Match disputati con Arthur Beterbiev (Anch ‘egli umile ed educato) sono stati i migliori in assoluto del pugilato! L’O.N.U. dovrebbe dare una medaglia ad entrambi. Meritano tutto il rispetto possibile! Io ho visto tantissimi incontri di boxe ma di una intensità così mai! Nel primo Match mi stava venendo l’infarto. Le riprese avevano un’ intensità impressionante. Io gradirei una foto di Dima con le quattro cinture e vicino il Ministro saudita, autografata in originale.
Il mio indirizzo: migliaccio francesco, strada del Cascinotto 58, 10156 Torino Italia.
Che Dio benedica Dimitri Bivol.
Cordiali saluti da francesco.
Francè, a parte la benedizione che proprio non ci stà per uno sport, seppur bellissimo, violento, condivido ogni parola. Trovo anch’io gli incontri tra questi due grandi uomini oltre che pugili tra i più belli mai visti. Bivol nella rivincita ha fatto un capolavoro. Vederlo schivare e colpire di rientro, gioco di busto e gambe in particolare quasi a ricordare Clay senza quasi mai “abbracciarsi” in “danze” con un avversario acciaioso sicuramente più potente … spettacolare.