Deontay Wilder assicura: la sua aggressività è fuori controllo

Il ritorno di Deontay Wilder vs Zhilei Zhang

Deontay Wilder (43-3-1, 42 KO) è atterrato in Arabia Saudita prima del suo cruciale scontro con Zhilei Zhang (26-2- 1, 21 KO), Sabato 1 Giugno.

 

L’ex campione mondiale dei pesi massimi si esibirà tra una settimana nell’evento principale di uno spettacolo di boxe a Riyadh (Arabia Saudita), dove affornterà, appunto, l’ostico cinese.

 

Dopo una prestazione poco convincente nel Dicembre dello scorso anno, quando perse ai punti contro Joseph Parker , Wilder ora afferma di aver ritrovato il suo “vecchio fuoco” insieme al suo “istinto omicida”.

 

The Bronze Bomber ha 38 anni ed è desideroso di tornare nel giro che conta dei pesi massimi e di partecipare ancora a match prestigiosi.

 

Chiaro è che per raggiungere questo obiettivo deve superare in modo convincente Zhilei Zhang.

 

Big Bang, che proviene anche lui dalla sconfitta con Parker, ha comunque il massimo rispetto di Wilder.

 

Lo stesso pugile dell’Alabama lo ha descritto come un avversario forte ed unico nel suo genere.

Wilder: "Sul ring non ho paura della morte"

Deontay Wilder parla di Joshua

In vista dell’importante match del 1 Giugno contro Zhilei Zhang, l’ex campione WBC dei pesi massimi, Deontay Wilder, ha espresso le sue sensazioni in un post sul suo profilo Instagram.

 

Ecco le sue parole raccolte da Boxingscene.com.

 

“È stato un campo di allenamento davvero divertente, davvero emozionante, la mia attenzione è stata focalizzata, la mia mentalità è stata corretta.

 

La mia aggressività è stata fuori scala e sono pronto a partire.

 

Potrei dire tante cose ma il 1 ° Giugno sarà la rivelazione e tutti ne saranno testimoni. Mi sento come se fossi pronto, sembro pronto in tutti gli aspetti.

 

Ho la sensazione di aver semplicemente riportato il fuoco. Ora è più forte che mai.

 

A volte devi lasciare che l’assassino esca da te. Quell’istinto omicida è dentro di te.

 

Alcune persone hanno paura dell’istinto omicida perché hanno paura di ciò che potrebbe accadere ad un’altra persona.

 

È stato un lungo viaggio per me e ho dovuto sedermi e prendere un po’ di respiro.

 

Non vedo l’ora. Devo tornare indietro e prendere ciò che è mio.

 

Non ho paura della morte. Riguarda la mia occupazione.

 

Rischiamo la nostra vita per l’intrattenimento degli altri.

 

Non c’è altro affare come questo, se l’atleta rischia la vita per i suoi soldi: sangue sudore e lacrime.”

 

 

 

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