Alla Michelob Ultra Arena, di Las Vegas, il campione del mondo WBO dei superleggeri Teofimo Lopez (20-1, 13 KO) ha battuto ai punti, soffrendo, Jamaine Ortiz (17-2-1, 8 KO).
In realtà, a molti è sembrato che i giudici a bordo ring abbiano dato chiaramente una spinta in favore del campione.
Il successo di Teofimo, al contrario, di quello espresso nei cartellini, è sembrato tutt’altro che netto ed evidente.
Ortiz ha combattuto esclusivamente da una posizione mancina, ha mostrato disciplina mentre eseguiva il suo piano di gioco.
Jamaine ha frustrato Teofimo Lopez e credeva di aver fatto abbastanza per vincere l’incontro.
The Takeover non è riuscito a tagliare il ring come voleva, grazie all’ottima fase difensiva dello sfidante.
I giudici Tim Cheatham (115-113), David Sutherland (115-113) e Steve Weisfeld (117-111) hanno premiato la persistente aggressività di Lopez, dopo che ha trascorso gran parte del noioso incontro inseguendo il suo sfuggente sfidante sul ring.
Lopez è rimasto indietro con lo stesso punteggio, 86-85, per due giudici su tre, dopo nove rouond.
Gli stessi due giudici hanno dato le utlime tre riprese al campione, evitandogli un’altra cocente sconfitta, dopo quella subita, 26 mesi fa, da George Kambosos Jr.
Un Teofimo Lopez arrabbiato per i fischi ricevuti, nonostante il successo su Ortiz, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a ESPN, al termine del match.
Il campione ha criticato l’atteggiamento rinunciatario del suo sfidante.
Ecco le sue parole.
“Non possiamo, nemmeno per un secondo, rivendicare queste persone, questi combattenti, che non vogliono venire a combattere.
Vai al sangue, al sudore e alle lacrime.
Se non sei pronto per questa vita, levati dal mio sport. Sono un campione. Sanguino per questo, sudo per questo e piango per questo ogni volta.
Ho fatto del mio meglio per fare quello che potevo per la gente.
Ho anche provato a boxare, andando all’indietro, ma Ortiz non voleva impegnarsi a combattere.”
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