Sabato sera, nel cuore pulsante del Queens, Hamzah Sheeraz ha mandato un messaggio forte e chiaro all’élite della boxe mondiale: è pronto a tutto pur di affrontare l’indiscusso campione dei pesi supermedi, Saul “Canelo” Alvarez. Un messaggio pieno di rispetto, determinazione e coraggio, pronunciato davanti ai media dopo la brutale vittoria su Edgar Berlanga al Louis Armstrong Stadium.
Il 26enne britannico, imbattuto con un record di 22-0-1 (18 KO), ha dominato Berlanga (23-2, 18 KO) in un match che ha segnato il suo debutto nei pesi supermedi, chiudendo l’incontro al quinto round dopo una serie di combinazioni letali culminate con l’intervento dell’arbitro David Fields.
Ma è nelle parole pronunciate nella conferenza stampa post-match che Sheeraz ha mostrato il suo vero volto: quello di un combattente umile ma deciso, pronto ad affrontare il suo idolo senza fare calcoli.
“Condividere il ring con Canelo sarebbe un onore. Non come il suo ultimo avversario [William Scull], che cercava solo di scappare. Io prometto che ci scambieremo colpi. Anche se dovessi essere messo KO, sarò lì fino alla fine.”
Una prestazione dominante contro Berlanga
Sheeraz è entrato nel ring con l’intento chiaro di impressionare. E così ha fatto. Dopo qualche difficoltà iniziale, in cui Berlanga ha mostrato un jab sorprendentemente rapido, Sheeraz ha preso il controllo nel quarto round. Un gancio sinistro pulito ha mandato Berlanga sotto la corda, seguito da una violenta combinazione che ha quasi concluso il match prima del gong.
Nel quinto round, Sheeraz ha fiutato la preda e ha chiuso i conti con un’altra scarica precisa e potente. Fields non ha potuto far altro che fermare l’incontro a soli 17 secondi dall’inizio del round.
Una prestazione che ha fatto drizzare le antenne al mondo della boxe. In particolare a Turki Alalshikh, figura centrale nell’organizzazione dei grandi eventi pugilistici globali, che ha confermato che Sheeraz ora è in pole position per una sfida titolata contro Alvarez.
Il sogno chiamato Canelo
Saul “Canelo” Alvarez (63-2-2, 39 KO) è attualmente il campione indiscusso dei supermedi, detentore delle cinture WBA, WBC, IBF, WBO e Ring Magazine. Prima di pensare a Sheeraz, dovrà però difendere i suoi titoli contro Terence Crawford (41-0, 31 KO), nella super sfida del 13 settembre all’Allegiant Stadium di Las Vegas.
Sheeraz, consapevole della propria posizione, ha dichiarato di essere pronto a combattere ancora prima di ottenere la sua grande occasione. Ma il fatto stesso che il suo nome venga ora associato a quello di Alvarez rappresenta un traguardo immenso.
“Da dove vengo io, non ho mai avuto niente. La gente pensa che abbia avuto tutto servito, ma non è così. Questo è il bello della boxe: ti permette di trasformare la tua vita.”
La strada verso la gloria
Dopo il pareggio con Carlos Adames lo scorso febbraio, Sheeraz sembrava aver subito una battuta d’arresto. Ma la prestazione contro Berlanga ha ribaltato le carte in tavola. Con la sua statura imponente di 1,93 m, potenza e tecnica, Sheeraz rappresenta una sfida reale per chiunque nella categoria.
Ora il futuro è nelle mani dei promoter, ma una cosa è certa: Hamzah Sheeraz non si tirerà indietro.
Come ha dichiarato davanti alle telecamere:
“Essere grandi significa osare. E io sono pronto a farlo.”
Resta aggiornato sulle ultime news di boxe dal sito.
Scopri il programma dei prossimi incontri di boxe dal calendario 2025.
Articoli correlati







