Wembley si prepara al verdetto finale tra Daniel Dubois e Oleksandr Usyk. Il 19 luglio, a Londra, andrà in scena una delle rivincite più attese nella recente storia del pugilato. Dopo essere stato fermato al nono round da Usyk nel 2023, Dubois (22-2, 21 KO) ha promesso guerra totale per strappargli i titoli WBA, WBC e WBO dei pesi massimi e unificare nuovamente la categoria con la sua cintura IBF.
Usyk (23-0, 14 KO), imbattuto campione ucraino, ha consolidato la sua leggenda sconfiggendo Tyson Fury in due epici incontri: prima per decisione divisa nel maggio 2024 e poi per decisione unanime nella rivincita, diventando così il primo campione indiscusso dei pesi massimi nell’era delle quattro cinture. Questi successi lo hanno proiettato al primo posto nella classifica pound-for-pound di The Ring, confermandolo tra i più grandi pugili del XXI secolo.
Dubois, ora 27enne, è determinato a vendicare la sconfitta di Wroclaw e sfruttare la differenza anagrafica: “È un uomo di 38 anni”, ha dichiarato a The Ring. “Non importa quanto si senta giovane in allenamento. Io sono nel pieno della forma fisica e ho intenzione di mostrarglielo.”
Il londinese arriva con slancio e convinzione. Dopo la sconfitta con Usyk, ha completamente ribaltato la sua narrativa, conquistando la cintura IBF battendo Filip Hrgovic per KO tecnico nel giugno 2024 alla Kingdom Arena di Riyadh. Prima ancora, aveva fermato Jarrell Miller al decimo round e, soprattutto, messo KO Anthony Joshua al quinto round, vendicando idealmente le due sconfitte subite da Joshua contro Usyk.
Dubois sicuro: “Non sono lo stesso di due anni fa”
“Mi sento ringiovanito, sono un campione del mondo ma non ho ancora espresso tutto il mio potenziale”, ha dichiarato Dubois a DAZN Boxing. “Non vedo l’ora di risalire su quel ring. Qui a Wembley ho già fatto la storia, e voglio rifarla.”
Tuttavia, Dubois non ha mai superato il trauma del loro primo incontro, quando un suo colpo al corpo, che credeva decisivo, fu giudicato colpo basso dall’arbitro Luis Pabon, permettendo a Usyk di recuperare e poi chiudere l’incontro.
“Pensavo che me l’avessero rubato”, ha detto Dubois. Ma è proprio questa insistenza su un episodio passato a sollevare dubbi sulla sua maturità mentale: “Sembra ancora bloccato nella sconfitta del 2023”, sostengono molti esperti.
L’approccio dichiarato da Dubois per la rivincita è la cosiddetta “strategia del lavello da cucina”: una raffica incessante di colpi pesanti per non lasciare margini di dubbio ai giudici. Ma contro un maestro del ring come Usyk, che ha affrontato e superato avversari di ogni tipo, da Joshua a Fury, l’impresa non sarà facile.
Con il vantaggio del pubblico di casa e una forma fisica invidiabile, Dubois avrà forse la sua ultima chance di entrare nella storia. Ma Usyk, a dispetto dell’età e dell’usura, resta un enigma tecnico e mentale per chiunque lo affronti. Se Dubois non dovesse riuscire a imporsi, la sua carriera rischierebbe un colpo definitivo.
La resa dei conti è vicina. Il 19 luglio, a Wembley, il pugilato avrà una nuova pagina di storia da scrivere.
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