Claudio Squeo e il sogno mondiale: “Conquistato sul ring, senza trash-talking”

Intervista a Claudio Squeo_ sfidante mondiale contro Jai Opetaia 8 Giugno-Ultimo Round

Il prossimo 8 Giugno, sul ring australiano del Gold Coast Convention Centre di Broadbeach, Claudio Squeo affronterà il campione del mondo IBF dei pesi cruiser, Jai Opetaia: un nome che fa tremare la categoria: un atleta evitato da molti, ma ora sulla strada del pugile pugliese.
Un match mondiale che potrebbe cambiare non solo la carriera di Squeo, ma anche il volto del pugilato italiano nel panorama internazionale.

Lo abbiamo raggiunto in esclusiva per parlare di questa sfida, di determinazione, mentalità e del significato di portare il tricolore su un ring mondiale.

🔥 Come ti stai preparando per un match così importante e carico di significato?

«Affronterò Opetaia, il campione che tutti evitano.
Sto vivendo questo avvicinamento con un mix potente di adrenalina e orgoglio. Prepararsi a una sfida simile, fisicamente e mentalmente, è davvero difficile…
Ma lo sto facendo nel miglior modo possibile.»


🌍 Una vittoria potrebbe proiettarti verso palcoscenici globali, come Riyadh. Ti senti pronto a rappresentare l’Italia su quei livelli?

«Già solo combattere contro un nome così apre porte importanti.
Ma se dovessi vincere, si aprirebbe per me uno scenario da sogno, quello a cui ogni pugile ambisce.
Ci vuole una mentalità fortissima per salire su palcoscenici come quello saudita. E io ce l’ho da sempre, fin da bambino.»


🧘‍♂️ Tu sei uno che parla poco e lavora tanto. Hai mai avuto la sensazione che, in Italia, chi non fa trash-talking venga lasciato in ombra?

«A me non piacciono le sceneggiate, né dentro né fuori dal ring.
Credo che debba essere sempre il ring a parlare per noi. Siamo atleti, abbiamo una responsabilità verso i giovani che ci guardano.
Il mio esempio? Beterbiev: educato e rispettoso fuori, macchina da guerra dentro. Questo è lo stile che voglio portare avanti.»

🥊 Guardandoti indietro: qual è stato il momento che ti ha fatto capire di poter arrivare fin qui?

«Il titolo Europeo IBF contro Rasanen è stato uno spartiacque.
Ho subito un colpo durissimo alla costola nel secondo round. Sembrava finita, ma ho reagito.
Con lucidità e forza mentale, ho ribaltato tutto. Quella sera ho capito che dentro di me c’era qualcosa in più del semplice istinto da combattente.

Io sono stato sempre convinto che avrei raggiunto risultati importanti, anche se quasi nessuno ci ha mai creduto.»


🇮🇹 Infine, che messaggio vuoi lasciare ai giovani pugili italiani, che spesso trovano un sistema meno strutturato rispetto ad altri paesi?

«La boxe si fonda su valori autentici: impegno, sacrificio e serietà per diventare agonista e proseguire una carriera gloriosa. Ai giovani dico: fissate un obiettivo e lavorate ogni giorno per raggiungerlo.
Io sono la dimostrazione che, se ci credi fino in fondo, puoi arrivare ovunque. Ma serve costanza, in tutto: scuola, lavoro, sport.»

Claudio Squeo arriva al match della vita con lo sguardo pulito e l’anima d’acciaio. Nessun clamore, nessun rumore: solo la forza tranquilla di chi è cresciuto credendo nel lavoro, nel rispetto e nella boxe come stile di vita.

L’8 Giugno il ring parlerà. E Claudio sarà lì per rispondere, col cuore, con i pugni e l’Italia nel petto.

Grazie a Claudio Squeo per la sua disponibilità.

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