Il knockout, il famoso colpo che mette fine a un incontro di boxe in un attimo, è da sempre una delle immagini più forti di questo sport.
Ma quanto è cambiato negli ultimi 30 anni? Oggi si vedono ancora KO spettacolari, ma sempre più spesso i match arrivano fino alla fine, con la vittoria decisa ai punti.
Abbiamo raccolto dati aggiornati a luglio 2025, analizzato le categorie di peso, i pugili più potenti e le nuove strategie sul ring, per capire davvero come e perché i KO sono cambiati.
1. Quanti match finiscono per KO oggi?
Secondo un importante studio (basato su quasi 1.700 incontri professionistici analizzati tra il 2017 e il 2024), oggi:
- Il 18% dei match finisce con un KO vero e proprio (cioè quando un pugile viene messo giù e non si rialza).
- Il 35% finisce per TKO (cioè l’arbitro interrompe l’incontro perché uno dei due non è più in grado di continuare).
Totale: più della metà degli incontri, circa il 53%, finisce prima del tempo.
Quindi, i KO ci sono ancora, ma sono diventati meno frequenti rispetto al passato più spettacolare degli anni ’80 e ’90.
2. I KO nei pesi massimi: ancora i re del ring
I pugili più pesanti, come i pesi massimi, hanno ancora le mani più pesanti.
I dati aggiornati a maggio 2025 dicono che:
- Circa il 73% dei match tra pesi massimi finisce con un KO o un TKO.
Questo succede perché questi atleti hanno più potenza fisica e riescono a mettere a segno colpi molto più forti.
3. I pugili leader nel KO
Anche se i KO sono diminuiti in generale, ci sono ancora pugili che vincono quasi sempre mandando al tappeto l’avversario.
Ecco i migliori “picchiatori” in attività nel 2025:
| Nome | Categoria | Percentuale di vittorie per KO |
|---|---|---|
| Gervonta Davis | Pesi leggeri | 90,3% (28 KO su 31 match) |
| Naoya Inoue | Pesi gallo/supergallo | 90,0% |
| Gary Antuanne Russell | Superleggeri | 89,4% |
| Jaron Ennis | Welter | 88,2% |
| Deontay Wilder | Pesi massimi | 87,8% |
| Daniel Dubois | Pesi massimi | 87,5% |
4. KO e salute: cosa sappiamo oggi?
Il KO non è solo spettacolo: può anche avere conseguenze serie sulla salute.
Gli studi più recenti ci dicono che:
- Circa 1 pugile su 3 ha avuto una commozione cerebrale in carriera.
- Ogni anno, purtroppo, ci sono ancora circa 10 decessi legati a colpi subiti sul ring.
- Nella boxe femminile, solo il 29% dei match finisce per KO, contro il 47% dei match maschili. Tuttavia, se si guarda al tempo effettivo, le percentuali sono molto simili.
Questo ha portato molti allenatori e organizzatori a puntare di più sulla sicurezza, privilegiando tattica e tecnica rispetto alla forza bruta.
5. Si vedono meno KO perché il pugilato è cambiato
Negli ultimi anni:
- I pugili tirano meno colpi a vuoto e sono molto più attenti alla difesa.
- Gli allenamenti sono cambiati: meno muscoli, più resistenza e precisione.
- Le regole sono più severe: l’arbitro ferma prima l’incontro se un pugile è in difficoltà.
Tutto questo ha ridotto i KO spettacolari, ma ha anche reso la boxe più sicura e tecnica.
Tabella riassuntiva aggiornata
| Dato | Valore aggiornato (luglio 2025) |
|---|---|
| KO puri (media generale) | 18,1% |
| TKO (interruzione arbitrale) | 35,1% |
| Totale KO/TKO | 53,2% |
| KO nei pesi massimi | 73% |
| KO nei match femminili | 29% |
| KO nei match maschili | 47% |
| KO Deontay Wilder | 87,8% (43 KO su 49 match) |
| KO Gervonta Davis | 90,3% (28 KO su 31 match) |
| KO Naoya Inoue | 90,0% (27 KO su 30 match) |
| KO Gary Antuanne Russell | 89,4% (17 KO su 19 match) |
| KO Jaron Ennis | 88,2% (30 KO su 34 match) |
| KO Daniel Dubois | 87,5% (21 KO su 24 match) |
Com’è cambiato il KO negli ultimi 30 anni?
Oggi i KO nel pugilato non sono scomparsi, ma sono diventati più rari e più controllati.
I pugili moderni sono più attenti alla tecnica, al gioco di gambe, alla difesa. Ma quando arriva un colpo pesante da uno dei grandi “picchiatori”, il KO è ancora lì: improvviso, spettacolare e definitivo.
Il knockout è ancora il simbolo del pugilato, ma oggi lo vediamo solo dai migliori. E proprio per questo, quando arriva… vale doppio.
Fonti ufficiali e verificate (luglio 2025)
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Mi chiamo Antimo Carriero, sono nato a Brindisi nel 1989. SEO Manager di professione e blogger sportivo per passione, ho lavorato per anni come cronista, articolista e conduttore radiofonico di programmi sportivi. Nel 2023 ho fondato Ultimo Round per raccontare il mondo della boxe, uno sport che amo profondamente. Ogni giorno porto sul sito notizie, interviste, risultati e storie dal ring, per chi condivide la mia passione per la noble art.
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