L’ex campione dei pesi massimi WBA/WBO/IBF/IBO Anthony Joshua(26-3, 23 KO) ha battuto Robert Helenius (32-5, 21 KO) per KO al settimo round, nel main eventi dell’02 Arena di Londra.
AJ che era chiamato a vincere e a convincere contro il sostituto di Dillian Whyte (leggi le motivazioni); non ha rispettato in pieno le aspettative.
Il 39enne finlandese, battuto da Deontay Wilder, qualche mese fa, con un incredibile KO al primo round, si è presentato all’incontro con una settimana di preavviso.
Nonostante ciò, ha contenuto abbastanza bene il più quotato avversario nei primi round, sfruttando il suo jab sinistro, intervallato da qualche diretto destro al corpo.
Anthony è sembrato, così come gli accade nelle sue ultime prestazioni, bloccato, a tratti impaurito; con il timore di ricevere qualche colpo a sorpresa.
Nonostante ciò, con l’avanzare dei round, la maggior potenza e tecnica del pupillo di Eddie Hearn è venuta fuori, con Helenius che è sembrato, via via sempre più in difficoltà.
Joshua ha piazzato alcuni destri pericolosi al terzo e quinto round, fino a quando al settimo non ha trovato il colpo giusto che ha letteralmente fulminato al tappeto “The Nordic Nightmare”.
Un knockout che ha riavvolto il nastro, di getto, a qualche anno fa, quando il pugile anglo-nigeriano macinava KO e vittorie in serie.
Con la vittoria su Robert Helenius, Anthony Joshua torna a vincere prima del limite con un avversario, dopo un’attesa lunga 2 anni e mezzo.
Un successo che potrebbe ridargli quella fiducia, che era un po’ svanita da quell’incredibile notte di Giugno 2019, dopo la prima sconfitta in carriera ad opera di Andy Ruiz Jr.
Ora per AJ si prospetta una battaglia, decisamente, più dura di quella di Sabato Sera.
Ad attenderlo, a Dicembre, in un match in Arabia Saudita, c’è l’ex campione WBC, l’artista del KO, Deontay Wilder.
Intervenuto, nel post-match, ai microfoni di DAZN, il suo promoter Eddie Hearn, ha rivelato che l’accordo per questo super-match è chiuso.
Ecco le sue dichiarazioni.
“Questa è la lotta che vogliamo. Abbiamo un piano a tre combattimenti.
Whyte, poi sostituito da Helenius, Deontay Wilder e infine Tyson Fury; questa è l’ambizione di questa squadra”.
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