La “Stagione di Riyadh” potrebbe regalare al mondo del pugilato un altro evento interessante.
Turki Alalshikh, presidente della General Entertainment Authority dell’Arabia Saudita, ha annunciato l’intenzione di organizzare un grande evento per il 27 dicembre: il main event sarà la difesa del titolo indiscusso dei supergallo da parte di Naoya “Monster” Inoue (30-0, 27 KO) contro il messicano Alan “Rey” Picasso (31-0-1, 17 KO), attuale numero 1 del ranking WBC.
Ma prima che questo sogno si concretizzi, Inoue dovrà superare un ostacolo non banale.
Il giapponese è atteso il 14 settembre a Tokyo per una sfida ad altissimo rischio contro il campione ad interim WBA, Murodjon Akhmadaliev, ex campione unificato dei supergallo.
Sarà un banco di prova cruciale per valutare se Inoue, a 32 anni, è ancora il devastante fuoriclasse che ha dominato quattro categorie di peso.
Il dubbio sulla tenuta fisica di Inoue
Nonostante lo score impeccabile, alcuni segnali destano preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Nel suo ultimo match, disputato il 4 maggio a Las Vegas contro Ramon Cardenas, Inoue ha mostrato qualche crepa.
Dopo essere stato colpito duramente e finito al tappeto nel secondo round, il giapponese è riuscito a imporsi soprattutto per l’atteggiamento attendista dell’avversario, piuttosto che per il proprio dominio assoluto.
Picasso: curriculum gonfiato o sfidante legittimo?
La possibile sfida del 27 dicembre contro Alan Picasso divide il pubblico e gli esperti.
Il 24enne messicano vanta un record immacolato, ma molti osservatori sottolineano la scarsa qualità degli avversari affrontati finora. L’accusa è chiara: curriculum gonfiato.
Picasso non è mai salito sul ring con avversari di primo livello e per molti non dovrebbe nemmeno essere al vertice della classifica WBC.
Tuttavia, con la sigla verde-oro tutto è possibile, e il suo posizionamento ufficiale consente l’organizzazione del match.
Riyadh pronta a scrivere la storia con Giappone vs Messico
L’idea di Turki Alalshikh non si limita però al main event.
Il 27 dicembre sarà un’intera serata dedicata alla rivalità pugilistica tra Giappone e Messico, due scuole storiche del pugilato mondiale.
“Tutti i match saranno grandi incontri. Avremo il meglio da entrambe le parti”, ha dichiarato Turki.
Un concept mai realizzato prima, con la volontà di portare in Arabia Saudita un evento che fonda l’adrenalina del pugilato con il prestigio internazionale delle due nazioni più tecniche e rispettate del panorama pugilistico.
Nessun ostacolo per Inoue?
Tutto dipende dal 14 settembre: se Inoue supera Akhmadaliev, allora Riyadh potrà davvero ospitare un evento globale. Altrimenti, il progetto rischia di crollare.
E mentre il pubblico si divide sull’effettivo valore di Picasso, una cosa è certa: Turki Alalshikh continua a riscrivere le regole del business pugilistico globale.
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