Fabio Turchi: “Sono ancora il numero 1 dei cruiser in Italia. E sul mio futuro…”

Fabio Turchi parla in esclusiva a Ultimo Round del suo prossimo incontro dell'8 Giugno a Firenze e dei suoi programmi futuri

Intervista esclusiva al pugile fiorentino, pronto a tornare sul ring l’8 giugno in Piazza Santa Croce contro Milans Volkovs. Tra preparazione, ambizioni e riflessioni dopo la sfida mondiale del 2023.

Mancano poche settimane a uno degli appuntamenti più attesi della boxe italiana: il ritorno sul ring di Fabio Turchi, che l’8 giugno combatterà nella suggestiva cornice di Piazza Santa Croce a Firenze. L’avversario sarà il giovane e determinato Milans Volkovs, ma per il pugile toscano rappresenta soprattutto un’occasione per riaffermare il proprio valore dopo un periodo complesso.

Lo abbiamo intervistato in esclusiva, tra bilanci, ambizioni e una preparazione che promette scintille.

Fabio, come sta procedendo la tua preparazione in vista dell’incontro? Cosa devono aspettarsi i tuoi tifosi?

La preparazione sta andando davvero molto bene. Sono sereno, concentrato sul programma d’allenamento, e sento che la mia condizione fisica cresce nella direzione giusta. In Piazza Santa Croce offrirò una grande prova: voglio regalare ai miei tifosi una serata memorabile.

Il tuo prossimo avversario, Volkovs, è poco conosciuto in Italia. Come ti stai preparando per affrontarlo?

Volkovs ha 25 anni e sicuramente arriverà molto motivato, soprattutto dopo una bella vittoria in Inghilterra contro un prospect imbattuto. È un pugile che sa sfruttare il suo allungo, ma non disdegna il combattimento ravvicinato. Mi sto preparando su entrambi i fronti: so che dovrò essere pronto a tutto.

Nel 2023 hai affrontato Floyd Masson per il titolo mondiale IBO. Una grande prova, anche se persa ai punti. Cosa ti ha lasciato quel match?

Quella sfida mi ha fatto capire quanto valgo, soprattutto a livello mentale. Ho scoperto risorse interiori che non sapevo di avere. Certo, con il senno di poi si cambierebbero molte cose, ma è acqua passata. L’importante è che mi ha reso più consapevole e determinato.

Il tuo stile si è evoluto nel tempo. Come descriveresti questo cambiamento?

Provenendo da una lunga carriera dilettantistica, il mio stile inizialmente non era del tutto adatto al professionismo. Ho dovuto lavorare molto – e lo faccio ancora – sulla difesa, sulla copertura e sul movimento del tronco. Nonostante la mia buona statura, ho le braccia corte per la categoria, quindi devo spesso prendermi più rischi del mio avversario. Questo ha modellato il mio modo di combattere.

Dove ti collochi oggi nel panorama italiano dei pesi cruiser? E quali sono le tue ambizioni future?

Nonostante negli ultimi due anni abbia combattuto poco a causa di una vicenda antidoping che ritengo ingiusta, mi considero ancora il numero uno in Italia. L’8 giugno voglio ribadirlo. E poi, spero di avere presto una nuova chance a livello mondiale: è lì che voglio tornare.


Fabio Turchi non è solo un talento del ring, ma anche un atleta consapevole del proprio percorso e pronto a riprendersi ciò che gli spetta.

L’8 giugno a Firenze sarà molto più di un match: sarà un banco di prova, una dichiarazione d’intenti, forse l’inizio di una nuova scalata verso il tetto del mondo.

Il match di Fabio Turchi sarà parte della grande serata di boxe fiorentina “Inferno a Santa Croce”.

Un sentito ringraziamento a Fabio Turchi per la sua disponibilità.

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