Jasmine Artiga difende il titolo WBA dei pesi supermosca, superando Stephanie Silva per decisione unanime al termine di dieci round intensi e complessi, in un match segnato già alla vigilia dal mancato peso della sfidante. La cintura non era ufficialmente in palio, ma sul ring si è combattuto comunque un incontro vero, duro e carico di significati.
Punteggi ufficiali
- 97-93
- 99-91
- 100-90
Una forbice, forse, un pò troppo ampia per quello visto sul ring nei 10 round.
Un match nato storto, ma vinto con intelligenza
Stephanie Silva si è presentata alla bilancia con oltre 2,7 kg di troppo, rendendosi ineleggibile al titolo. Un’anomalia pesante, spiegata in seguito dalla pugile con un ricovero ospedaliero che le avrebbe impedito di completare la preparazione.
Nonostante ciò, Artiga ha accettato di salire sul ring, scegliendo la via più rischiosa ma anche più coerente con il suo status di campionessa.
“Ho fatto il mio dovere due volte: sulla bilancia e sul ring”,
Ha detto Jasmine Artiga, post-match
Analisi tecnica del combattimento
I primi round: jab, ritmo e geometria
Nei round iniziali Artiga ha imposto il suo schema ideale:
- jab destro costante da mancina
- controllo della distanza
- gestione dei tempi
Un lavoro pulito che le ha permesso di costruire il vantaggio senza esporsi.
La seconda metà: peso e pressione di Silva
Con il passare delle riprese, la sfidante è salita di livello:
- Silva più pesante e aggressiva
- maggiore pressione in corta distanza
- tentativi di rompere il ritmo
Artiga, 39 anni ma lucidissima, non ha mai perso la bussola:
- fondamentali solidi
- spostamenti intelligenti
- clinch usato con esperienza
Obiettivo futuro: unificare la divisione
Il messaggio finale della campionessa è chiaro e ambizioso:
“Voglio unificare la divisione. Non importa chi arrivi per primo: voglio tutte le cinture.”
Una dichiarazione che apre scenari interessanti nel panorama WBA – WBC – IBF – WBO delle 115 libbre femminili.
Per Stephanie Silva questa battuta d’arresto rappresenta la seconda sconfitta in carriera, e non è un dettaglio secondario che entrambe siano maturate nel momento più alto e difficile possibile: l’assalto a un titolo mondiale. Due tentativi, due match iridati, due sconfitte.
Una statistica che, letta superficialmente, potrebbe sembrare un limite, ma che in realtà racconta l’elevatura reale dell’atleta.
Nel pugilato, spesso, il confine tra chi vince e chi perde un titolo non misura il talento, ma il tempo. E Stephanie Silva ha dimostrato di appartenere, a pieno titolo, a quella fascia alta che prima o poi torna sempre a bussare alla porta della storia.
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Mi chiamo Antimo Carriero, sono nato a Brindisi nel 1989. SEO Manager di professione e blogger sportivo per passione, ho lavorato per anni come cronista, articolista e conduttore radiofonico di programmi sportivi. Nel 2023 ho fondato Ultimo Round per raccontare il mondo della boxe, uno sport che amo profondamente. Ogni giorno porto sul sito notizie, interviste, risultati e storie dal ring, per chi condivide la mia passione per la noble art.
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