Un annuncio che fa discutere
Il 20 agosto 2025, The Ring Magazine ha annunciato un incontro di esibizione che ha immediatamente acceso i riflettori: Jake Paul, cruiserweight da 200 libbre, affronterà Gervonta “Tank” Davis, campione WBA dei pesi leggeri da 135 libbre.
L’evento è in programma il 14 novembre ad Atlanta e sarà trasmesso su Netflix, confermando ancora una volta quanto la boxe stia diventando sempre più spettacolo mediatico oltre che disciplina sportiva.
Perché se ne parla
Un match di questo tipo, normalmente, non troverebbe spazio nei grandi media di settore. La differenza di peso, di percorso e di credibilità tecnica renderebbe il confronto poco rilevante sul piano sportivo.
Eppure, sia Paul sia Davis hanno un elemento comune: generano clic e attenzione.
I protagonisti a confronto
Pugile | Categoria | Record attuale | Punti di forza | Criticità |
---|---|---|---|---|
Jake Paul | Cruiserweight (200 libbre) | 12-1 (7 KO) | Popolarità mediatica, potenza | Esperienza limitata, tecnica acerba |
Gervonta Davis | Lightweight (135 libbre) | 30-0-1 (28 KO) | Tecnica sopraffina, KO power | Problemi fuori dal ring, continuità incerta |
Gervonta Davis: dal talento puro alla scelta discutibile
Davis, che a marzo ha pareggiato con Lamont Roach, avrebbe potuto puntare a una rivincita di valore sportivo. Invece ha scelto Jake Paul, un avversario mediaticamente redditizio ma tecnicamente inferiore.
Come scrive ESPN Boxing, Davis rimane uno dei talenti più puri della sua generazione, ma i suoi problemi personali e la gestione altalenante della carriera alimentano dubbi sulla sua legacy.
Jake Paul: dal sogno Joshua al colpo Netflix
Dopo i colloqui sfumati con Anthony Joshua, Jake Paul ha virato su un avversario più abbordabile e allo stesso tempo più attraente per lo show business.
Come sottolineato da BoxingScene, Paul continua a cavalcare la linea sottile tra sport e intrattenimento, sfruttando la sua enorme base di fan e la capacità di trasformare ogni match in evento.
Perché questo match esiste davvero
Al di là della dimensione sportiva, l’incontro Paul vs Davis nasce da tre fattori principali:
- Business: Netflix garantisce visibilità globale e sponsor di altissimo livello.
- Intrattenimento: Paul è un fenomeno pop, Davis un pugile controverso ma amatissimo.
- Clic e attenzione: in un’epoca dominata dagli algoritmi, i numeri contano più della tecnica.
Opinione: la nobile arte svilita dal business
Questo match rappresenta l’ennesimo capitolo di una boxe che si allontana sempre più dalla sua essenza.
Un tempo la boxe era sinonimo di nobile arte, disciplina, sacrificio e confronto tra stili. Oggi, invece, assistiamo a eventi costruiti a tavolino per soddisfare sponsor e piattaforme streaming.
Che Jake Paul e Gervonta Davis combattano tra loro ha poco senso sportivo. È, piuttosto, un chiaro segnale che una parte del pugilato moderno ha deciso di diventare intrattenimento puro, relegando il valore tecnico in secondo piano.
Il 14 novembre ad Atlanta, Paul e Davis saliranno sul ring per un incontro che farà discutere. Per alcuni sarà un grande show, per altri una macchia sulla credibilità della boxe. In ogni caso, sarà un evento che attirerà milioni di spettatori: ed è questo, ormai, ciò che conta davvero.
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Mi chiamo Antimo Carriero, sono nato a Brindisi nel 1989. SEO Manager di professione e blogger sportivo per passione, ho lavorato per anni come cronista, articolista e conduttore radiofonico di programmi sportivi. Nel 2023 ho fondato Ultimo Round per raccontare il mondo della boxe, uno sport che amo profondamente. Ogni giorno porto sul sito notizie, interviste, risultati e storie dal ring, per chi condivide la mia passione per la noble art.
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