Oleksandr Usyk ha ufficialmente rinunciato alla cintura mondiale WBO dei pesi massimi. Una decisione che, a prima vista, sembrava motivata dalla volontà di “liberare spazio ai giovani”, come dichiarato dal suo consulente Sergey Lapin.
Ma Usyk, intervistato da Boxing King Media, ha spiegato la verità: “Questo è uno sport e un business”.
Tradotto: difendere il titolo contro Fabio Wardley non avrebbe avuto alcun valore commerciale.
Wardley, fresco di vittoria su Joseph Parker, è stato dunque promosso campione del mondo. A Usyk, invece, si apre un nuovo scenario, più ambizioso, più redditizio. E soprattutto più spettacolare.
Il nome che Usyk vuole davvero: Deontay Wilder
Quando gli è stato chiesto quale fosse il “grande incontro” che aveva in mente, Usyk non ha esitato:
“Vorrei un incontro con Deontay Wilder, per me è interessante.”
Le motivazioni? Chiare:
- Wilder è stato campione del mondo
- ha un nome mediaticamente potente
- rappresenta ancora, almeno per popolarità, uno dei pesi massimi più riconoscibili dell’ultimo decennio
Non c’è ancora un’offerta formale, ma Usyk lo ha dichiarato apertamente: Wilder è la prima opzione, l’unica nella sua testa, almeno per ora.
Wilder: una scelta rischiosa o un’occasione di marketing?
Il paradosso è evidente.
Deontay Wilder non è più il bombardiere dominante di qualche anno fa.
Dopo la trilogia con Tyson Fury è crollato fisicamente e mentalmente.
Le sconfitte nette contro Joseph Parker e Zhilei Zhang hanno mostrato un pugile lento, prevedibile, vulnerabile.
Ha ritrovato il successo a giugno battendo Tyrrell Herndon, ma la performance è stata più un’ombra del vecchio “Bronze Bomber” che un vero passo avanti.
Eppure, proprio questo può essere il punto:
- Wilder ha ancora un richiamo mondiale
- Usyk può venderlo come un match epico
- è un avversario che garantisce soldi, hype e una serata da copertina
- soprattutto, oggi rappresenta un rischio molto più calcolato rispetto al passato
Visioni future: un match che conviene a tutti
In un’epoca in cui i pesi massimi sono diventati industria, strategia e spettacolo, puntare su Wilder ha senso.
Usyk cerca un “evento”, non una semplice difesa.
Wilder cerca una rivincita con il proprio nome.
Le piattaforme streaming cercano un match che faccia parlare in tutto il mondo.
E allora sì, la mossa di Usyk è tutto fuorché casuale: è un investimento nell’eredità, nelle pay-per-view e nella storia dei pesi massimi.
FAQ – Domande e Risposte
1. Perché Usyk ha lasciato il titolo WBO?
Per motivi commerciali: non trovava interessante una difesa contro Fabio Wardley e ha preferito puntare a un match più remunerativo.
2. Perché ha scelto proprio Deontay Wilder?
Per il suo nome, la sua fama internazionale e l’appeal mediatico che ancora oggi genera.
3. Wilder è ancora competitivo ai massimi livelli?
Fisicamente non più come un tempo, ma resta un pugile pericoloso e di forte richiamo commerciale.
4. È già in lavorazione il match Usyk vs Wilder?
No, al momento non c’è un’offerta ufficiale, ma Usyk ha confermato che Wilder è la sua prima opzione.
5. Cosa cambia per il titolo WBO dei pesi massimi?
Wardley è stato promosso a campione del mondo a pieno titolo dopo il ritiro della cintura da parte di Usyk.
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Mi chiamo Antimo Carriero, sono nato a Brindisi nel 1989. SEO Manager di professione e blogger sportivo per passione, ho lavorato per anni come cronista, articolista e conduttore radiofonico di programmi sportivi. Nel 2023 ho fondato Ultimo Round per raccontare il mondo della boxe, uno sport che amo profondamente. Ogni giorno porto sul sito notizie, interviste, risultati e storie dal ring, per chi condivide la mia passione per la noble art.
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