Zurdo Ramirez sfida Jai Opetaia: “Io, il vero re dei pesi cruiser”

Zurdo Ramirez critica Opetaia

Gilberto “Zurdo” Ramirez non le manda a dire al campione IBF e The Ring Jai Opetaia, dopo la vittoria di quest’ultimo su Claudio Squeo. Il messicano rivendica la sua supremazia nei pesi massimi leggeri e accende la miccia per un possibile scontro da unificazione mondiale.

Il mondo del pugilato potrebbe presto assistere a una sfida ad altissima tensione tra i due campioni dei cruiserweight. Gilberto Ramirez, attuale detentore delle cinture WBA e WBO, ha reagito con freddezza alla vittoria per KO al quinto round di Jai Opetaia contro l’italiano Claudio Squeo, avvenuta domenica in Australia. Il messicano, con un curriculum che vanta 47 vittorie (30 per KO) e una sola sconfitta, non ha esitato a minimizzare l’impresa del rivale.

“Ha fatto quello che doveva fare contro Squeo, affrontando un altro avversario di livello B/C,” ha dichiarato Ramirez a The Ring. “È il solito Jai: combatte nel suo territorio, contro nomi poco rilevanti. È ora che si misuri con i migliori, e io sono il migliore.”

Opetaia (28-0, 22 KO) si è imposto con decisione negli ultimi anni, battendo Mairis Briedis (due volte), David Nyika, Jack Massey, Ellis Zorro e Jordan Thompson, tutti atleti fermati prima del sesto round.

Nonostante ciò, Ramirez resta convinto che l’australiano non abbia ancora dimostrato abbastanza a livello globale.

“Non è un pugile su cui ho mai concentrato l’attenzione, fino a quando il mio team non ha proposto il suo nome. Se il match si farà, so già come finirà: con la mia vittoria.”

Zurdo Ramirez detta le condizioni?

Ramirez ha anche messo in chiaro le sue condizioni per accettare la sfida: vuole che l’incontro si disputi a Las Vegas e che Opetaia sia disposto a cedere metà del proprio borsino.

Un’affermazione forte, ma Opetaia, determinato a portare a casa la sfida, si è detto disponibile anche a una riduzione del proprio compenso, pur di rendere il match realtà.

Nel frattempo, il messicano si prepara per difendere le sue cinture il 28 giugno contro Yuniel Dorticos, in quello che sarà il suo terzo incontro titolato nel 2024, dopo aver sconfitto Chris Billam-Smith e Arsen Goulamirian. Ex campione dei supermedi, Ramírez è stato protagonista di una carriera costellata da nomi importanti come Arthur Abraham, Joe Smith Jr., Sullivan Barrera e Jesse Hart (battuto due volte).

Con lo sguardo già rivolto al futuro, Ramirez non esclude un’avventura nei pesi massimi prima del ritiro, e ha già individuato gli avversari che ritiene degni del suo calibro: Oleksandr Usyk, David Benavidez, Badou Jack e, naturalmente, Jai Opetaia.

“Scrivo la storia per il mio Paese, per il Messico. Voglio solo i migliori. E tra questi c’è anche lui.”

Con queste premesse, la sfida tra Ramirez e Opetaia non è più solo una possibilità, ma un evento che l’universo della boxe attende con crescente impazienza.

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