Molti gli spunti di riflessione che Chris Eubank Jr ha lasciato a Gary Neville durante la sua intervista.
Ecco le dichiarazioni più importanti.
“Sarà il più grande incontro della mia carriera, quindi questo è tutto ciò che ho in mente, salire su quel ring e vendicare la sconfitta.
Ogni sconfitta ti colpisce, quella contro Liam Smith, però, non mi ha colpito più delle altre.
Non è stato come se fossi stato picchiato per quattro round e poi messo KO, stavo vincendo l’incontro, ho commesso un errore e ne ho pagato il prezzo.
Quando sono uscito da quel ring non ero depresso o sconvolto, ero seccato, ero incazzato.
Quell’atteggiamento rilassato e il pensiero che non ci fosse alcun pericolo davanti a me, mi hanno fatto abbassare la guardia per una frazione di secondo, letteralmente.
Il mio avversario ha capitalizzato quell’errore in una frazione di secondo e ora siamo qui, pronti a regolare i conti in una rivincita.
Riguardo al rapporto con mio padre è ottimo, mi ha insegnato tanto fin da piccolo.
Se sbagliavo a scuola, non facevo un lavoro o litigavo con i miei fratelli, c’era la punizione fisica sia che si trattasse di una cintura, di un bastone, sia che si trattasse di uno schiaffo.
Tutto ciò mi ha forgiato e mi ha acceso dentro quel fuoco. Volevo dimostrare di essere un duro essendo il figlio di Chris Eubank.
Per tutto il tempo, sono stato giudicato perché figlio di un campione, sono stato messo alla prova, per anni sono stato colpito e pungolato dai bambini.
Ora posso entrare nelle arene con 20.000 persone che mi fischiano, mi odiano e vogliono che perda, l’ho già fatto prima e posso farlo con un sorriso sul viso senza che ciò influisca sulla mia prestazione.
Sono pochissime le persone che possono percorrere quella strada.
Mio padre e il modo in cui mi ha cresciuto mi hanno permesso di affrontare quel tipo di pressione, quindi lo amo per questo.
Ringrazio mio padre per l’uomo che sono oggi.”
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